Giornale del Popolo, 11/06/2013

 

Comuni: Ulteriore investimento di 700.000 franchi - Nuovi sviluppi al vaglio  

 

Palamondo di Cadempino, dal fallimento al rilancio

Nel 2005, quando il Palazzetto dello Sport venne inaugurato, in molti si chiesero se l’opera sarebbe riuscita ad autofinanziarsi e a generare la liquidità necessaria ad ammortizzare i costi di costruzione e gestione. Già perché creare una struttura simile (un moderno mini-stadio al coperto) per sport che alle nostre latitudini sono considerati “minori” (l’Inline Hockey, la pallavolo, le arti marziali e il basket - da ricordare che la SAM Massagno all’epoca giocava ancora in Serie B) non sarebbe stato facile. In effetti il Palamondo - uno dei rari centri sportivi privati di questo livello in Svizzera - faticò, almeno all’inizio, a ritagliarsi il suo spazio. Poi la situazione migliorò ma, nel 2010, la Palamondo SAGL (società che aveva promosso la costruzione e che gestiva l’impianto) dovette comunque gettare la spugna e venne messa in liquidazione. Con un assegno da 1,6 milioni di franchi fu dunque proprio il Comune di Cadempino ad acquistare lo stabile all’asta e a puntare al suo rilancio. Il Municipio si è mosso seguendo un’idea piuttosto chiara: le potenzialità del Palamondo sono notevoli e il Comune, con qualche accorgimento, può per davvero dar vita a un Polo sportivo di carattere cantonale e nazionale. Si iniziò dunque a potenziare le sinergie tra il Palazzetto dello sport e il confinante Centro Eventi (la struttura multiuso di proprietà comunale che offre due campi da calcio, strutture per l’atletica, ristorante e sala per congressi). Poi, a fine 2012, il Municipio licenziò un messaggio (da 1,8 milioni) per ampliare Palamondo, renderlo più funzionale e aumentare la capienza (limitata fino ad allora a 500 posti per questioni di sicurezza). Proprio ieri sera il Consiglio comunale ha poi approvato un nuovo credito (700.000 franchi) per le opere integrative. Opere in parte imposte dal Cantone a livello di sicurezza (nuove vie di fuga e miglioramento dell’accesso dei disabili), in parte necessarie per rendere la struttura più performante dal profilo ambientale. Un primo passo dunque verso la realizzazione di un sogno che farebbe di Cadempino una sorta di “Tenero del Sottoceneri”. Ne abbiamo parlato con il sindaco Marco Lehner. Come giudicare l’utilizzo di Palamondo? È soddisfacente? Quanta richiesta c’è, in Svizzera e in Europa, per una struttura del genere? Cosa intende fare il Municipio per rendere ancora più attrattiva la nascita di questo “Polo dello sport” nel cuore del Vedeggio?

 

Acquistato dal Comune nel 2010 (per 1,6 milioni) il Centro potrebbe assumere nei prossimi anni una valenza regionale e nazionale. Un vero “Polo” dello Sport.

Da ormai tre anni è il Comune a gestire Palamondo. Si può già allestire un bilancio di quest’esperienza?

La richiesta c’è e l’occupazione è piuttosto buona. Il vicino Centro-Eventi è utilizzato di sera ma sempre più spesso anche durante il giorno per riunioni, convegni o altri tipi di manifestazioni. Per il Palamondo invece le richieste riguardano soprattutto la sera. Personalmente, ma credo sia una volontà condivisa da tutto il Municipio, si potrebbe fare qualcosa in questo senso e rendere l’intera area sportiva attiva durante l’arco dell’intera giornata.

Lei cosa si immagina?

Io vedo uno sviluppo del centro. Non faraonico, non enorme, ma funzionale. Per far funzionare Palamondo anche di giorno credo sia interessante la possibilità di studiare la costruzione di un ostello. Un investimento, appunto, abbastanza contenuto ma che permetterebbe agli sportivi di dormire da noi e poi utilizzare le infrastrutture non soltanto di sera.

Un ostello? Interessante...

Potremmo davvero focalizzarci per esempio sul calcio, organizzando l’arrivo di squadre dalla Svizzera interna, ma non solo. Dovremmo anche creare un campo sintetico e credo che anche le nazionali potrebbero venire a

Cadempino. Avrebbero un luogo in cui allenarsi, organizzare conferenze stampa, dormire. Senza dimenticare la “Vedeggio Calcio Academy”, creata proprio in questi mesi in collaborazione con il Milan...

In zona poi ci sono moltissime altre offerte sportive interessanti... Infatti. A due passi c’è il Tennis,

senza dimenticare che in zona ci sono anche i campi di calcio di Vezia. Poi c’è il Valgersa, l’Atlantide, le strutture di Savosa. Credo che il passo successivo potrebbe essere, ma dovrà essere un progetto condiviso con gli altri Comuni, entrare a far parte di una società di servizi per lo sport.

Mettere “in rete” le diverse strutture? Sì, ma questo semmai solo una volta che Palamondo sarà potenziato. Se un domani diverrà qualcosa di funzionante tutto il giorno perché non iniziare per esempio una collaborazione con la Città di Lugano? Loro hanno migliaia di richieste. Qualcuna di queste potrebbe essere dirottata verso di noi.

A quel punto si potrebbe pensare a un ulteriore ingrandimento del Centro? Un piccolo ampliamento, magari a Sud, potrebbe esserci, anche a livello di capienza. Si potrebbe pensare a una nuova tribuna, a un campo centrale. Non si vuole stravolgere nulla, ma le potenzialità ci sono. Senza dimenticare poi anche la volontà di offrire qualcosa ai giovani del nostro Comune: campi da basket o di calcetto all’aperto. Non solo sport agonistico o professionistico insomma.

Il sindaco Lehner: «Credo nello sviluppo del Centro e immagino la costruzione di un ostello in zona. Perché no... a Cadempino potrebbero arrivare le nazionali di calcio».

(J.R.)