20 minuti 13-05-2013 Redazione

 

Massagno volta le spalle ai referendisti.

  

MASSAGNO. I referendisti avevano raccolto 602 firme per bloccare il progetto da 18 milioni di franchi. Ma la nuova palestra doppia con mensa alle scuole di Nosedo si farà. Dalle urne ieri è uscita una chiara maggioranza (950 sì contro 652 no) che appoggia il Municipio. Nonnasconde la propria soddisfazione il sindaco Giovanni Bruschetti: «Al momento in cui c’è da decidere sui fatti la popolazione massagnese ha sempre risposto in maniera chiara. Era un weekend di ponte, ma la partecipazione ha comunque superato il 50 per cento. La votazione è stata inequivocabile: basti dire che i 300 voti di differenza sono la metà di quanto raccolto dai referendisti». Cosa si sente di dire agli sconfitti? «Dopo questo risultato dovrebbero capire che a Massagno più nessuno ha voglia di perdere tempo. C’è voglia invece di progettare e portare a termine la scuola, la palestra e la piscina della Valgersa. Ma soprattutto conclude in crescendo il sindaco – sono tutti pronti a rispondere presente tra qualche mese a sostegno del progetto sulla trincea ferroviaria. La popolazione è stufa di essere chiamata in causa per problemi di lana caprina. Vuole che le cose si facciano. A Massagno siamo abituati così». SPI

 

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20 minuti 08/05/2013 Redazione

 

Quella piscina s’ha da fare? «No, risparmiamo 5 milioni»

 

Un progetto con piscina o le nuove scuole non meritano la tanto ambita (per taluni) vasca? Il 12 maggio l’ardua sentenza.

 

Siamo venuti a conoscenza che gli tsunami si possono creare anche quando si parla di uno specchio d’acqua artificiale.

Onde vengono create dalla politica a suon di referendum. Questo è quanto capitato attorno al progetto di rinnovamento delle scuole elementari Nosedo. Il prossimo 12 maggio la popolazione sarà chiamata a esprimersi sul referendum contro la spesa di circa 18 milioni (nel primo progetto si parlava di 23) di un istituto senza... piscina. Perché dire no alla “Variante Topazia” ce lo spiega il presidente della Sezione socialista massagnese Dolores Caratti Talarico. «È un progetto troppo costoso per quanto offre: una doppia palestra e una mensa senza cucina. Esempi recenti in Ticino

realizzati da ottimi architetti di ostrano che si può costruire a costi nettamente inferiori. Ciò permetterebbe il mantenimento della piscina». I referendisti hanno martellato le fondamenta a suon di iniziative popolari: tre in due anni. Accanimento terapeutico? «A Massagno le minoranze non vengono ascoltate e la popolazione non è coinvolta nei grandi progetti. Il referendum resta l’unico mezzo per farsi ascoltare». La popolazione nel frattempo naviga in acque sconosciute. «Abbiamo raccolto 602 fi rme in 20 giorni. Ora però la popolazione è confusa a causa dell’enorme spiegamento di forze degli oppositori al referendum. È un confronto ad armi impari. Non siamo pressapochisti bensì seri e lungimiranti. Chiediamo fiducia». Parlando di contraddittori, il sindaco Giovanni Bruschetti calma le acque: «La situazione è molto chiara. Il Municipio e il Consiglio Comunale hanno approvato questo progetto con ampia mggioranza. Nell’ultima serata informativa non una voce si è levata contro il progetto». E prosegue: «Noi siamo tranquilli e sereni, abbiamo fatto il nostro lavoro. La popolazione penso che sia stata sufficientmente informata da ambo le parti. Temo che la proposta dei referendisti sia un po’ generica e fumosa. Loro vogliono solo che si dica sì o no al credito e costruire, con 18 milioni, anche la piscina». Si vuole dunque la botte piena e la moglie ubriaca. «Io ho fatto già la battuta di cambiare i progettisti e chiamare il mago Silvan (sorride, ndr), magari lui riesce a rendere reale questa illusione». E allora tutti in coro: Sim Sala Bim! MABO