Cdt 16/05/2013 Redazione
DENUNCIA
Massagno: insulti anonimi post referendum
Due consiglieri comunali di
Massagno, tra i contrari al credito di
ristrutturazione delle Scuole Nosedo oggetto del recentissimo referendum, nei giorni scorsi si sono visti recapitare a domicilio delle lettere anonime colme di insulti, pesanti e volgari.
Immediatamente è scattata la denuncia contro ignoti alla Procura pubblica, che ha fatto partire le indagini. Un episodio spiacevole e riprovevole, che testimonia di un clima poco sereno nel
Comune. ___________________________
Cdt 13/05/2013
Massagno Approvati i 18 milioni per palestra doppia e mensa
GIORGIA RECLARI
La seconda fase della
ristrutturazione delle scuole Nosedo di Massagno potrà presto partire. Ieri la popolazione chiamata alle urne ha infatti approvato con il 58,67% di sì il credito da 18,1 milioni
di franchi per la costruzione della palestra doppia e della mensa. È stato così respinto il referendum che vi si opponeva e che aveva raccolto 602 firme. La partecipazione è
stata di poco superiore al 50% (1.619 votanti). Il sindaco Giovanni Bruschetti: «I lavori dovrebbero concludersi in tre anni al massimo». I referendisti: «Ora si sorveglino i costi del
progetto».
Massagno Per Nosedo 18 milioni
Approvato con quasi il 60% di sì il credito per la ristrutturazione delle scuole Il referendum è stato respinto - Saranno costruite la
palestra doppia e la mensa
GIORGIA RECLARI
La seconda fase della ristrutturazione delle Scuole Nosedo di Massagno potrà essere avviata. Ieri i cittadini hanno
infatti approvato con quasi il 60% di sì il credito da 18,1 milioni di franchi per la costruzione della palestra doppia e della mensa. È stato così respinto il referendum che vi si opponeva e
che aveva raccolto 602 firme. La partecipazione è stata di poco superiore al 50% (1.619 votanti).
«Una quota significativa, considerato il weekend con il ponte dell'Ascensione» commenta soddisfatto il sindaco Giovanni Bruschetti , sottolineando come questo risultato
«inequivocabile» faccia bene a tutti: autorità politiche e popolazione, «che finalmente vede chiaro su questo progetto, il più importante di tutta la legislatura». Bruschetti fa notare inoltre
come questa approvazione sia il coronamento di una settimana molto positiva: «Abbiamo licenziato il consuntivo con oltre 900.000 franchi di utile e abbiamo ricevuto la sentenza del TRAM, che
ha respinto l'ultimo ricorso pendente sulla questione della trincea FFS».
Per quanto riguarda futuro e tempistiche della ristrutturazione appena approvata il sindaco è ottimista: «Ora ci attiveremo per la costruzione della doppia palestra e della mensa, che contiamo
di concludere entro tre anni al massimo». Il progetto, lo ricordiamo, prevede l'edificazione di una doppia palestra attrezzata per ospitare anche le partite di Lega nazionale di basket e di una
mensa. Non comprende invece la realizzazione della piscina (il Municipio intende coprire il centro Valgersa per poterlo sfruttare d'inverno).
Soddisfatto dalla partecipazione e sollevato per l'esito della votazione anche Fabio Nicoli , capogruppo in CC del PLR. «Abbiamo scongiurato il rischio di vedere bloccato il
progetto - l'aspetto più rischioso del referendum era il fatto di non proporre un'alternativa concreta - e potremo continuare in una buona direzione». D'altra parte, rileva Nicoli «il
referendum ha permesso di portare alla luce alcuni aspetti, soprattutto legati ai costi del progetto. Noi intendiamo vigilare su questa questione, per far sì che siano perseguiti tutti i
margini di risparmio possibili. Sarà compito di tutti i partiti sorvegliare».
«È un buon risultato, oltretutto molto meno scontato di quanto si poteva pensare» commenta dal canto suo Rudi Palmieri , capogruppo della Lega. «Noi siamo sempre stati convinti
della qualità del progetto, che era però molto complesso, implicando aspetti come il moltiplicatore d'imposta, i bisogni delle scuole e delle associazioni che usufruiranno delle infrastrutture
sportive». Palmieri è convinto: nonostante la battaglia compiuta dai referendisti «è prevalso l'attaccamento dei massagnesi al futuro del Comune. Se fosse passato il referendum non so dove
saremmo andati a parare. Secondo noi era impossibile realizzare anche la piscina restando entro la spesa di 18 milioni come affermano i referendisti».
«Non finisce qui»
Sentimenti decisamente differenti animano invece i promotori del referendum che, come noto, auspicavano la costruzione sì della palestra doppia e di una mensa (con cucina), ma anche della
piscina e il tutto ad un costo più contenuto rispetto alla proposta del Municipio. Ritenevano infatti eccessiva la cifra di 18 milioni per la struttura senza piscina e avrebbero preferito che
fosse studiato un nuovo progetto.
«Considerato il dispiegamento di forze messo in campo dai favorevoli posso dire che il risultato non è così male - rileva Dolores Caratti Talarico , presidente della sezione PS
- La percentuale dei no (40%) è comunque stata superiore rispetto alle opposizioni in Consiglio comunale (dove il messaggio era stato accolto con 19 favorevoli e 9 contrari, ndr.). Ancora una
volta quindi la popolazione ha sconfessato il Legislativo». Per i referendisti la sconfitta alle urne non significa comunque la fine della battaglia. « Manterremo attivo il nostro sito internet
e controlleremo da vicino la realizzazione» afferma Caratti Talarico. « E le premesse non sono buone: se si considera che i costi della prima versione del progetto (che comprendeva anche la
piscina, poi scartata) sono lievitati da 17 milioni a 23, bisogna vedere che cosa accadrà con questa variante». Secondo Caratti Talarico il tetto di 18 milioni sarà difficilmente
rispettato.
«Prendendo atto del risultato alle urne ora ci aspettiamo che il Comune parta con la ristrutturazione al più presto come preventivato e che gli altri partiti sorveglino come promesso i costi»
afferma anche Claudio Balestra (Liberale indipendente).
Ora si pensa anche alla Valgersa
Vero e proprio pomo della discordia è stata la piscina. Ora, approvato il progetto che non la comprende «il Municipio si attiverà per allestire il messaggio relativo alla copertura della Valgersa. Verosimilmente potremo licenziarlo in settembre» è convinto Bruschetti. Una soluzione sulla quale i referendisti rimangono scettici: «Questa opzione non è né economicamente né ecologicamente sostenibile - sostiene Balestra - Basta confrontare i costi affrontati da Lugano e Chiasso per strutture analoghe, che sono nettamente superiori a quelli preventivati da Massagno (886.000 franchi). Inoltre dal punto di vista del consumo energetico non è una soluzione auspicabile». «Il Valgersa non lo copriranno mai perché costerà troppo. A questo punto mi auguro quasi che non lo facciano, per evitare ripercussioni importanti sul moltiplicatore» conclude anche Caratti Talarico. Entrambi sostengono che il Comune ieri abbia perso per sempre la possibilità di avere una piscina.
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Cdt 10/05/2013. Articolo (GIU)
Massagno Scuole Nosedo: è il momento dell'esame.
Domenica voto popolare sul rinnovamento da 18 milioni
Giornata decisiva, domenica, per la seconda fase del rinnovamento delle Scuole Nosedo a Massagno. I cittadini decideranno sul progetto da 18,1 milioni
per costruire palestra doppia e mensa (per la piscina il Municipio vuol coprire il Centro Valgersa, l'intervento avrà un suo iter). Il messaggio approvato dal Legislativo (19 sì, 9 no) è
contrastato da un referendum che ha
raccolto 602 firme.
La posizione del Municipio
Il progetto iniziale prevedeva palestra
doppia, mensa e piscina, poi l'Esecutivo ha eliminato il terzo elemento optando per la soluzione Valgersa, che permette la fruizione pubblica anche d'inverno (costo: 886.000 franchi). Il
Municipio giudica la variante vantaggiosa a livello economico, funzionale e territoriale, e capace di «dare una chiara e completa risposta ai bisogni della popolazione scolastica, sportiva e
associativa». Sottolinea poi che la proposta attuale fa spendere 5 milioni in meno nell'investimento a Nosedo, dove i metri cubi risparmiati (8.000) significano «un notevole minore impatto sul
territorio» e spazi più comodi. Alla critica dei contrari sul costo iniziale della formula palestra-mensa-piscina nuove (circa 17 milioni, ora saliti a 23; sempre IVA e onorari inclusi)
l'Esecutivo risponde che la stima aggiornata è superiore per costi sopraggiunti e «riconducibili soprat tutto (per 3,3 milioni n.d.r) alle modificate direttive in materia di risparmio energetico,
all'eliminazione dell'amianto, all'indicizzazione e all'affinamento del progetto».
La posizione dei
referendisti
I promotori del referendum «auspicano la
costruzione di una palestra doppia, una piscina e una mensa con cucina ad un costo molto più contenuto». Ad esempio risparmiando sulla palestra: sono favorevoli a costruirla doppia, ma non
attrezzata per ospitare le partite di Lega nazionale di basket, specificando che andrebbe destinata «innanzitutto ai bambini delle scuole e poi al movimento giovanile della SAM». I referendisti
affermano che il costo finale di 18,1 milioni sia «nettamente superiore a quanto speso negli ultimi anni per analoghe strutture in Ticino» (i favorevoli assicurano invece che è in linea) e che
quindi «vada studiato un nuovo progetto, anche se questo potrà comportare una dilazione dei tempi di realizzazione». I contrari, poi, giudicano «irrazionale» l'ipotesi Valgersa perché «ai costi
stimati dal Comune per la copertura si dovrà aggiungere un'imprecisata ma importante cifra per la ristrutturazione degli spogliatoi, attualmente non idonei ad un'utenza invernale e men che meno
ad accogliere contemporaneamente i bambini delle elementari e fruitori esterni».
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Cdt 08/05/2013 Redazione
Massagno Un 2012 a cui brindare
Il Consuntivo chiude con un avanzo di quasi 900.000 franchi invece che in perdita
Un avanzo d'esercizio di 892.000 franchi
invece di un disavanzo di 450.000. Quella che fino a qualche anno fa era quasi una «prassi» nei Consuntivi dei Comuni
luganesi Città per prima - ora fa notizia. E la fa Massagno, che ha pubblicato i conti 2012 con l'attivo dovuto principalmente a sopravvenienze di imposte straordinarie del 2009. E questo
nonostante forti investimenti (4,5 milioni, in gran parte per la prima fase della ristrutturazione delle Scuole Nosedo) e un aggravio di 132.000 franchi per i costi riversati dal Cantone sui
Comuni.
Giovanni Bruschetti non può che essere un sindaco felice.
«Sì, perché il risultato è stato ottenuto senza intaccare minimamente le prestazioni a favore della popolazione. E cade in un momento significativamente importante per i nostri investimenti».
Quello più immediato, ancorché contestato, è alle Scuole Nosedo.
«Comunque vada il referendum, si dovrà fare una seconda fase che dovrebbe costare dai 18 milioni in su. Vorrei però ricordare che dal 1995 (moltiplicatore all'85%)
abbiamo agito con investimenti su più fronti e il moltiplicatore è sceso al 73%. In questo periodo sono state edificate una Casa anziani da 17 milioni e una Scuola dell'Infanzia da 5; sono state
ristrutturate la Scuola dell'Infanzia centrale per 2 milioni e il Palazzo comunale per 1,5. In totale, 25,5 milioni, più i circa 6,5 già spesi per Nosedo. Non male, direi. Inoltre, il Comune ha
un capitale proprio di 7,1 milioni. Aggiungiamoci che l'Azienda elettrica comunale è allibrata per 3,6 milioni invece del valore reale di circa 25 milioni: una rivalutazione ci permetterebbe un
ammortamento straordinario».
A cosa si deve la vostra fortuna?
«A In gran parte al'arrivo, che proseguirà, di buoni contribuenti visto l'aumento di abitazioni di standard medio-alto in cantiere. Arrivi dovuti anche all'offerta di infrastrutture, oltre che di
vita sociale intensa e a misura d'uomo».
Investite quando altri risparmiano.
«È una soddisfazione fare investimenti in funzione anti-ciclica. Abbiamo fatto le formiche quando gli altri facevano le cicale e ora possiamo spendere aiutando anche un'economia in crisi.
Oltretutto, approfittando di un momento in cui i tassi di interesse sono molto bassi (1,53% di media)».
Un messaggio per domenica?
«Con l'utile del 2012 si potrebbero immediatamente abbattere i costi di copertura della piscina Valgersa».
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Cdt 22/04/2013 Redazione
La SAM si mobilita per sostenere le nuove scuole.
La Società atletica Massagno (SAM), riunitasi in assemblea il 17 aprile, ha
ribadito il suo sostegno alla seconda fase del progetto di ristrutturazione delle scuole comunali, su cui si andrà a votare il 12 maggio dopo che è stato lanciato un referendum contrario. La SAM,
insieme al FCM Savosa Massagno, ha deciso
di indire una manifestazione giovedì 25 aprile alle 20, partendo con atleti, monitori e sostenitori dalla palestra Nosedo fino al Cinema Lux, dove si terrà la serata informativa del Municipio sul
progetto.
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Cdt 09/04/2013 Redazione
MASSAGNO: Un Comitato per il sì al progetto Scuole Nosedo
La realizzazione della seconda fase del progetto Scuole Nosedo di Massagno va sostenuta e le argomentazioni dei contrari sono infondate: su questa posizione si basa l'attività del neocostituito Comitato di sostegno interpartitico al progetto. Il Consiglio comunale nel dicembre 2012 aveva approvato lo stanziamento di 18 milioni di franchi per realizzare fra le varie cose, una palestra doppia e la copertura delle due piscine al centro di Valgersa. Contro il progetto è stato però lanciato un referendum, che ha raccolto 602 firme valide. I cittadini saranno quindi chiamati alle urne il 12 maggio. Il Comitato, costituito sabato 6 aprile e che conta al momento 47 membri, darà vita ad una campagna informativa, che prenderà il via oggi con distribuzione di un volantino a tutti i fuochi, «per dissipare ogni dubbio sulla bontà e sulla necessità del progetto rispondendo puntualmente alle argomentazioni dei referendisti». I membri si dicono infatti convinti «che il referendum sia stato lanciato più contro l'autorità politica che contro il progetto in sé». Segretario del Comitato è Franco Locatelli, mentre Armando Boneff si occuperà della comunicazione.
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Cdt 29/03/2013 Redazione
Massagno: Voto il 10 e 12 maggio sulle scuole
A Massagno si voterà il 10 e 12 maggio per
il referendum sul credito di oltre 18 milioni per la seconda fase di ristrutturazione e ampliamento delle Scuole Nosedo. Il credito era stato accolto nel dicembre scorso dal Consiglio comunale ma
alcuni cittadini - sostenuti dal PS e da Massagno Ambiente - avevano raccolto 602 firme (contro le 457 necessarie) contro il messaggio. In particolare il referendum punta a mantenere la
piscina coperta, che il Municipio propone invece di spostare al Centro Valgersa da adeguare con la copertura invernale. I referendari contestano sia i costi che la suddivisione dei volumi del
progetto, ritenendo in particolare troppo ampio lo spazio dedicato alla doppia palestra e al refettorio senza cucina.
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Cdt 02/02/2013 Redazione
MASSAGNO Scuole Nosedo: consegnate 600 firme
Sono state consegnate ieri in Cancelleria a Massagno le 600 firme raccolte per il referendum contro la seconda fase della ristrutturazione delle Scuole Nosedo. Nella foto (da
sinistra) il segretario comunale Damiano Ferrari riceve le firme dai promotori Sergio Bernasconi, Dolores Caratti Talarico e Claudio Balestra.
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Cdt 01/02/2013 Redazione
Referendum riuscito sulle Scuole Nosedo
I promotori del referendum contro il credito di ristrutturazione da 18 milioni per le Scuole Nosedo a Massagno, approvato in Consiglio comunale, annunciano che oggi, venerdì 1. febbraio, consegneranno in Cancelleria circa 600 firme. Il minimo per la riuscita del referendum è di 457 firme. I promotori sono contrari soprattutto alla parte sportiva del progetto che prevede di spostare la piscina sotto un «pallone» al Valgersa.
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Cdt 15/01/2013 Redazione
Scuole Nosedo: il Municipio precisa
Dopo il lancio del referendum dei contrari, il Municipio
prende posizione sulla questione della seconda fase di ristrutturazione delle Scuole Nosedo - approvata il 20 dicembre dal Consiglio comunale - con una comunicazione alla popolazione.
Ripercorrendo l'iter del progetto, ricorda le prime alternative: palestra doppia, piscina e mensa (costo 23 milioni) oppure ristrutturazione della struttura esistente, senza mensa, per 13
milioni. Ritenendo le due soluzioni insoddisfacenti, il Municipio ne ha elaborato una terza (palestra doppia trasformabile in sala multiuso, mensa da 120 posti con cucina per catering o
produzione propria) del costo di 18,125 milioni, proponendo per la piscina la copertura invernale (pallone) del centro Valgersa del costo di circa 900.000 franchi. Il Municipio «ha ritenuto di
convenientemente rispondere alle esigenze di spazio acqua delle nostre scuole, con una soluzione praticabile, sostenibile e, soprattutto, in linea con le preoccupazioni finanziarie». Se la
decisione del CC dovesse essere confermata, la copertura del Valgersa «potrebbe essere conclusa entro primavera 2014», mentre a Nosedo il cantiere «dovrebbe essere concluso, indicativamente, per
l'autunno 2015». Nel frattempo, la prima fase procede nei tempi e nelle spese previste.
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Cdt 08/01/2013 Articolo (GIU)
Ancora Sinistra contro Municipio, stavolta per le scuole Nosedo.
È sana vitalità politica o dannosa litigiosità? Ad ognuno la sua opinione. Il fatto è che a Massagno, in meno
di un anno e mezzo, sono stati lanciati tre referendum: a settembre 2011 quello sulla copertura della «trincea» ferroviaria (riuscito, ma è pendente un ricorso e non c'è la data del voto) a
gennaio 2012 quello sulla vendita della casa ex Lepori (Municipio battuto alle urne) e ora quello sulla ristrutturazione delle scuole Nosedo annunciato ieri dai coordinatori Claudio
Balestra , Sergio Bernasconi di Massagno Ambiente e Dolores Caratti Talarico , presidente del PS locale (attivo anche nelle altre due raccolte di
firme). Nell'ultima battaglia si contesta lo stanziamento in CC di 18 milioni di franchi per la seconda fase del progetto che prevede, fra le varie cose, la costruzione di una palestra doppia con
spazio per il pubblico; parallelamente, si propone la copertura delle due piscine al centro di Valgersa rinunciando ad averla a Nosedo.
«Consiglio comunale affrettato»
Le ragioni dei refederendisti si articolano in due punti. Da un lato, ritengono che «la popolazione di Massagno deve poter votare per decidere se sia accettabile privare i ragazzi delle Scuole
elementari di una piscina della quale usufruiscono, con piena soddisfazione di tutti, da oltre 40 anni». Dall'altro, fanno notare che «il credito di oltre 18 milioni di franchi, che determinerà
un aumento del moltiplicatore fino al 90%, è eccessivo per la sola realizzazione di una doppia palestra e di un refettorio non dotato di cucina (non c'è una cucina «industriale», ma si farà
capo alle due esistenti a Massagno, ndr)». I promotori sono quindi «contrari all'idea di realizzare un progetto costosissimo e parziale rispetto a quello che aveva vinto il concorso». «Così la
ristrutturazione è più cara di quanto si prevedeva all'inizio comprendendo una nuova piscina - commentava nei giorni scorsi Dolores Caratti Talarico - Piscina che si potrebbe includere in una
spesa di 18 milioni, ma risparmiando su una palestra che il Municipio vuole iperaccessoriata e finalizzata al basket. A noi andrebbe bene una semplice ristrutturazione del corpo sportivo
attuale». I referendisti concludono con una critica al Consiglio comunale: «Poteva prendere tempo e approfondire ipotesi alternative più valide, meno costose e soprattutto che mantengano la
piscina alle Elementari».
«Costi decisamente nella media»
Il sindaco Giovanni Bruschetti sperava che la lettera inviata al PS da sette associazioni massagnesi sull'importanza di avere una nuova palestra (per loro «la struttura come si
trova oggi è da anni insufficiente e obbliga la continua e non facile ricerca di spazi fuori Comune») potesse contribuire ad evitare il referendum, «ma si vede che gli elementi da loro
sottolineati non sono abbastanza importanti...» aggiunge ironicamente. Sull'aspetto finanziario dell'opera, Bruschetti chiarisce che «questo progetto costa 520 franchi al metro cubo, che
moltiplicato per 21 mila metri cubi fa 18 milioni; prima il Municipio ne aveva valutato uno da 23 milioni e 29 mila metri cubi con anche la nuova piscina, ma si è ritenuto che potesse essere
degnamente sostituita coprendo quelle di Valgersa».
Il PS fa notare che il progetto iniziale compresa la piscina nuova costava 18 milioni, ma per Bruschetti «non serve dire queste cose, perché nel frattempo il progetto è stato approfondito: in
Consiglio comunale abbiamo segnalato punto per punto gli ulteriori costi non preventivabili e dettati da nuove condizioni di progettazione e pianificazione, ma non si tratta di un esubero!
Anche se avessimo detto che costava 1 milione e ora sono 18, la cosa da chiedersi è: 18 sono tanti o pochi? In questo caso sono assolutamente in linea con costruzioni analoghe progettate in
questo periodo». Il sindaco risponde ai referendisti anche sul moltiplicatore, spiegando che nei prossimi quattro anni, visto il tetto di 40 milioni d'investimenti previsto, potrebbe variare
fino al massimo fra l'83% e l'86%, «ma è una cosa assolutamente sostenibile e che non ha minimamente sollevato problemi in CC», alla presentazione del piano finanziario. «Questo è un progetto
che potrebbe partire tranquillamente fra pochissimi mesi e concludersi in due anni, due anni e mezzo. Bocciarlo vuol dire tornare ai piedi della scala e non sapere cosa fare. Ristrutturare la
palestra attuale? Ha 40 anni e spenderemmo 13 milioni: ci è sembrato improvvido, sicuramente con poche prospettive».