GdP, 20/04/2013

 

La SAM si schiera per la scuola di Nosedo

 

La squadra di basket e tutte le società sportive del Comune si schierano a favore della proposta, contro cui ci sarà referendum.

Ha un asso nella manica il Municipio di Massagno, che in vista del referendum contro la contestata ristrutturazione della scuole elementari di Nosedo, può avvalersi del sostegno della SAM Massagno, che è favorevole al progetto, che è già stato approvato anche dal Consiglio comunale. Esso, lo ricordiamo, prevede la costruzione ex-novo di una doppia palestra e di una mensa scolastica sull’attuale corpo palestra- piscina esistente, nonché la copertura delle piscine Valgersa. Questo ampliamento è stato fortemente voluto dal Municipio, che per l’appunto dal Legislativo ha già ottenuto il nullaosta per un maxicredito da 18 milioni di franchi. Nel corso dell’ultima assemblea della SAM, riunitasi mercoledì 17 aprile nell’aula magna delle Scuole medie di Massagno, erano presenti un centinaio di persone, tra le quali i presidenti delle Sezioni Basket, Nanbudo, Unihockey e Sambenefica, alcuni membri del Comitato direttivo SAM nonché alcune personalità politiche del Comune di Massagno, oltre al presidente della SAM Giovanni Maturi. È intervenuto anche Giovanni Bruschetti, sindaco di Massagno, per presentare il progetto, che ha incassato quindi il consenso anche delle altre associazioni sportive del Comune, che auspicano anch’esse la realizzazione della seconda fase di questo progetto, sottolineando l’importanza di tale ristrutturazione per il futuro della società stessa e delle sue sezioni, già costrette a recarsi fuori Comune per l’insufficienza e l’obsolescenza delle strutture sportive attuali.

Una marcia fino al LUX

Per sostenere le loro ragioni, gli sportivi della SAM Massagno e le sue sezioni, con il FCM Savosa Massagno, hanno indetto una manifestazione ufficiale a favore del progetto Scuole Nosedo. Giovedì 25 aprile, alle 20, atleti, monitori e sostenitori si riuniranno davanti alla palestra di Nosedo-Massagno (zona su via Foletti) per formare un corteo, che raggiungerà il Cinema Lux, in concomitanza con la serata informativa organizzata dal Municipio sull’argomento.

 

GdP, 09/04/2013

 

Scuola Nosedo: il progetto è ok

 

20 dicembre 2012: con i due terzi di voti favorevoli (19-9), il Consiglio comunale di Massagno approvava il Messaggio municipale concernente la seconda fase del progetto Scuole Nosedo, contro il quale è stato lanciato un referendum che ha raccolto 602 firme valide. 12 maggio 2013: la popolazione sarà chiamata al voto per esprimersi. A seguito di ciò, un gruppo di cittadini favorevoli alla realizzazione della seconda fase del progetto Scuole Nosedo ha costituito formalmente un Comitato di sostegno interpartitico. Il Comitato di sostegno ha incaricato il Franco Locatelli e Armando Boneff quali coordinatori di una campagna informativa rivolta alla popolazione di Massagno, che prenderà il via proprio oggi con la distribuzione di un volantino a tutti i fuochi. I membri del Comitato di sostegno intendono prodigarsi, individualmente e appoggiandosi ad altri cittadini favorevoli, per dissipare ogni dubbio sulla bontà e sulla necessità del progetto rispondendo puntualmente alle argomentazioni dei referendisti. I sostenitori della seconda fase del progetto Scuole Nosedo condividono la sensazione che il referendum sia stato lanciato «più contro l’Autorità politica che contro il progetto in sé. Il modo migliore per dimostrarlo sarà dunque quello di spiegare alla cittadinanza l’infondatezza delle argomentazioni dei contrari, dopo di che le cittadine e i cittadini di Massagno si esprimeranno liberamente con cognizione di causa». Tra le altre cose, per il Comitato l’investimento di 13 milioni è giustificato dallo stato non più accettabile dell’attuale struttura, mensa e palestra doppia sono necessarie per dare un senso all’intera opera, la realizzazione - così come paventato dai referendisti - non comporterà l’aumento del moltiplicatore, la vittoria del referendum comporterà nuove e inutili spese.

 

GdP, 28/03/2013

 

Si va al voto per le scuole di Massagno

 

Il Municipio di Massagno avvisa che le cittadine e i cittadini attivi del Comune sono chiamati in votazione venerdì 10 maggio dalle 17 alle 19 e domenica 12 maggio dalle 10 alle 12. Per chi non si dovesse esprimersi per corrispondenza è aperta la sala del Municipio. In votazione ci sarà il referendum concernente la decisione del Consiglio comunale di accogliere il messaggio concernente la richiesta di un credito 18,125 milioni per la realizzazione della seconda fase della ristrutturazione e ampliamento Scuole Nosedo, infrastrutture sportive e mensa.

 

GdP, 01/02/2013

 

Ristrutturazione e dubbi

 

Scuole Nosedo: in 600 firmano il referendum

 

Il referendum promosso a Massagno per mantenere la piscina coperta all’interno del nuovo corpo sportivo delle scuole elementari è riuscito: lo rendono noto i suoi promotori, specificando che a fronte delle 457 firme necessarie ne sono state raccolte circa 600. Oggi la consegna. Chi ha sottoscritto il referendum manifesta la sua contrarietà a un messaggio municipale che chiede l’importo di 18,125 milioni per realizzare la seconda fase della ristrutturazione delle scuole elementari Nosedo. Il progetto prevede l’edificazione di una palestra doppia, di un refettorio per 120 bambini e di una cucina predisposta per il servizio catering, «ma – specificano i referendisti in una nota – rinuncia, nonostante l’ingente investimento, al mantenimento della piscina coperta. Chi ha sottoscritto questo Referendum sostiene che sia possibile realizzare il progetto completo prestando maggiore attenzione ai volumi e contenendo il limite di spesa, e soprattutto senza dimenticare che il corpo sportivo dovrà principalmente soddisfare le esigenze dei ragazzi delle scuole elementari e medie, senza rinunciare alla piscina». Riguardo al timore che questo referendum rallenti la realizzazione dell’immobile, i referendisti spiegano che già ora è riscontrabile un ritardo di ben 11 mesi nella consegna dell’intero corpo aule. «Non dateci quindi colpe».

 

GdP, 25/01/2013

 

Serata pubblica per perorare il progetto-Scuole Nosedo

 

«Referendum pericoloso e zeppo di menzogne»


I motivi per non aderire al referendum lanciato dalla sezione massagnese del PS sono stati spiegati martedì al Cinema Lux dai favorevoli alla nuova palestra e alla nuova mensa. Pomo della discordia è il costo delle strutture che sorgerebbero – dopo aver raso al suolo l’attuale palestra – accanto alle scuole di Nosedo. Costo del progetto: poco più di 18 milioni di franchi. La serata pubblica è stata organizzata dalle società del paese fruitrici della futura doppia palestra. Il moderatore e portacolori della SAM Carlo Isotta ha illustrato ai numerosi presenti il piano d’occupazione dell’attuale palestra e delle 10 fuori Massagno utilizzate per un totale di 89 ore a settimana e da 655 sportivi. I numeri parlano chiaro: la palestra e la piscina di Nosedo non possono più garantire un appropriato servizio agli sportivi massagnesi. Il progetto è stato presentato nel dettaglio dall’architetto Sandra Giraudi dello studio vincitore del concorso Giraudi-Radczuweit-Durisch-Nolli. La doppia palestra sarà seminterrata, collegata alle scuole tramite passaggi, con spalti e tribune estraibili per 400-500 spettatori; sarà meno invadente dell’attuale. L’architetto ha ricordato che gli spazi corrispondono alla perfezione alle misure indicate dalle autorità cantonali. «Nulla è stato aggiunto, nulla è stato tolto», ha detto. Sul tetto si creerà una piazza per eventi, accanto alla quale dovrebbe trovare spazio la mensa con cucina (ora adibita al servizio catering). La piscina verrebbe invece smantellata e non sostituita, onde concentrare tutto al Centro Sportivo Valgersa, che acquisterebbe ancor più utilità con l’impiego di palloni gonfiabili nella stagione invernale. Il sindaco Giovanni Bruschetti ha poi risposto a cinque domande-provocazioni, partendo dal fatto che la doppia palestra non sarà un palazzetto per il solo basket. «Niente di più falso – ha detto – si tratta di una semplice doppia palestra divisa in due da un telone mobile che, una volta alzato, permette l’utilizzazione dello spazio completo in funzione di tutta una serie di manifestazioni, sportive e non». Ha anche indicato i motivi della rinuncia a una nuova piscina alle scuole di Nosedo. «La preoccupazione di garantire l’attività natatoria alle nostre scuole trova consensi e la piena nostra consapevolezza. L’intenzione è di appoggiare la proposta per la costruzione della copertura delle due piscine della Valgersa, a soli 300 metri dall’istituto scolastico». Altri dubbi sollevati dai referendisti riguardano la mensa per 120 posti che a loro avviso sarebbe priva di una cucina. Sull’argomento il sindaco ha ribadito che la cucina sarà dotata di strumenti per servizio catering, ma non di strumenti industriali.

«È importante non fermare il progetto poiché si tornerebbe ai piedi della scala, sprecando parecchio tempo, soprattutto ora che i tassi d’interesse sono ai minimi storici. Passasse il referendum il progetto cadrebbe e non si darebbe seguito ai bisogni delle società sportive e degli allievi delle scuole, così come di tutta la comunità».

(F.d.A)

 

GdP, 15/01/2013

 

Il Municipio difende ancora il progetto-Scuole Nosedo

 

‹‹Il progetto è sensato, il referendum invece no››

 

Altra presa di posizione dell’Esecutivo in difesa della seconda fase delle ristrutturazione delle Scuole Nosedo, il cui credito di 18 milioni e rotti è oggetto di una raccolta-firme lanciata dalla Sinistra. Si tratta del quarto credito che passa attraverso questo iter...

Il Municipio di Massagno torna a far sentire la sua voce a proposito della seconda fase ristrutturazione delle Scuole Nosedo, come si sa oggetto di un referendum lanciato dalla Sinistra massagnese. Lo fa rivolgendosi direttamente alla popolazione per ribadire alcuni punti che considera fermi. Ricordiamo dapprima che c’è in ballo un credi- to di 18,125 milioni di franchi e che il progetto approvato dal Consiglio comunale prevede una doppia palestra secondo le attuali normati- ve cantonali, trasformabile in sala multiuso e relativi spogliatoi e servizi; una mensa scolastica per circa 120 posti, provvista di una cucina di circa 80 mq e predisposta per il servizio catering facente capo alle strutture già presenti in Comune (casa anziani e casa dell’infanzia), comunque trasformabile in cucina industriale per produzione pasti. A questo proposito il Municipio intende precisare come queste strutture siano destinate agli allievi delle scuole elementari ed a tutte le società, gruppi e associazioni attive nel Comune. A giudizio dell’autorità comunale il progetto si inserisce in maniera armoniosa nel territorio, definendo importanti nuovi spazi pubblici di grande qualità in una porzione di territorio particolarmente sensibile come il centro del Comune. I costi eccessivi di 23 milioni di franchi della prima variante con piscina, così come la mancanza della mensa scolastica, la vetustà dell’attuale piscina e la tipologia del tutto inadeguata alle attuali esigenze sportive della palestra e dei corrispondenti servizi immaginati negli Anni ’70, sono stati i principali motivi che hanno indotto il Municipio a proporre, ed il Consiglio comunale ad approva- re, il progetto precedentemente de- scritto. Ne risulta un progetto dal costo globale di 18,125 milioni, a prima vista rilevante ma assolutamente giustificato, se si considera il costo unitario di 520 franchi/metro cubo, senz’altro in linea con quello di recenti analoghe costruzioni in Ticino e in Svizzera. Tale importo è stato inserito nel Piano Finanziario del Comune per il periodo 2012- 2016, documento che, esaminato nella stessa seduta del 20 dicembre, non ha suscitato particolari discussioni da parte del Legislativo. Il risparmio, di circa 4 milioni di franchi, rispetto alla soluzione con una nuova piscina scolastica, così come la possibilità di aprire la struttura all’intera popolazione fuori dagli orari scolastici, sono stati gli elementi che hanno convinto il CC ad invitare, a larga maggioranza, il Municipio ad allestire questa variante che, nei suoi tempi esecutivi, prevede un cantiere di circa sei mesi.

 

GdP, 08/01/2013

 

Il progetto (da 18,1 milioni) è giudicato troppo costoso e troppo frettoloso.

 

“SÌ” della sinistra al referendum

“Manteniamo a scuola la piscina»

 

Sul progetto da 18,1 milioni per la seconda fase della ristruttura- zione delle scuole di Nosedo sarà referendum, e questo nonostante l’accorato appello delle associazioni comunali, che - cfr. GdP di sabato - chiedevano alla Sinistra di non sostenere la raccolta firme. Il PS ha ufficializzato ieri, per voce di Dolores Caratti Talarico, la sua opposizione al progetto e chiede il mantenimento della piscina coperta alle scuole elementari. «I promotori del referendum ritengono che la popolazione di Massagno debba votare per decidere se sia accettabile privare i ragazzi di una piscina della quale usufruiscono con piena soddisfazione da oltre 40 anni. Ritengono inoltre che il credito di oltre 18 milioni di franchi, che determinerà un aumento del moltiplicatore fino al 90%, sia eccessivo per la sola realizzazione di una doppia palestra e di un refettorio non dotato di cucina». Per quanto riguarda la piscina il Municipio vorrebbe sostituirla con una struttura coperta al Valgersa. Soluzione che non soddisfa la Sinistra. «Il CC - termina Caratti Talarico - poteva prendere tempo e approfondire meglio la questione valutando ipotesi alternative più attente ai bisogni reali. Si consideri poi che un immediato inizio dei lavori andrebbe a sovrapporsi a quelli per il restauro del fabbricato, aumentando i disagi. I promotori ritengono che ci sia tempo per trovare soluzioni più valide, meno costose e soprattutto che mantengano la piscina alle Elementari». Diverse associazioni comunali, come detto, hanno criticato la Sinistra definendo questa presa di posizione «pretestuosa e sconcertante». «Da anni - hanno spiegato - attendevamo che il CC prendesse questa decisione».

 

GdP, 07/01/2013

 

Massagno c’è voglia di concretezza e futuro

 

Nel suo discorso per il tradizionale incontro con la popolazione per l’Epifania, Giovanni Bruschetti richiama l’importanza del progetto delle scuole di Nosedo e chiede responsabilità.

La Massagno d’inizio 2013 per alcuni versi non è più la stessa di quella d’inizio 2012. Diversi infatti sono stati i cambiamenti che ha conosciuto questo Comune nel corso dell’anno passato, che hanno segnato in modo indelebile la comunità, in momenti di festa ma anche di lutto. È partito da qui, il sindaco Giovanni Bruschetti, nel suo tradizionale saluto e incontro con la popolazione per l’Epifania, in un discorso che ha anche voluto uscire dalle vicende locali per dare spazio a una riflessione più generale sul senso profondo della democrazia e dell’impegno per il bene comune

Tra festa e lutto...

“Massagno nel 2012 ha pianto il suo nuovo municipale Giorgio Salvadé - ha ricordato il sindaco - appena entrato nell’Esecutivo e poi stroncato da una malattia. Una persona “a noi cara”, come ha sottolineato la foltissima presenza ai suoi funerali, svoltisi in una magnifica giornata di sole. Sole che è invece mancato all’appuntamento con il neo-Presidente del Consiglio agli Stati Filippo Lombardi, al contrario della popolazione, che da parte sua ha voluto manifestare con grande slancio la propria partecipazione a questo momento storico. La microstoria di Massagno ha pure fatto registrare le elezioni comunali, con l’arrivo della Lega in Municipio, e un referendum, quello sull’acquisto del terreno ex-Lepori, che ha mobilitato più cittadini che per le elezioni. Infine, a livello regionale e cantonale Massagno come altri Co- muni ha assistito all’apertura della Vedeggio-Cassarate e all’intenso dibattito sul Preventivo 2013”.

... e la fine del mondo?

Proprio contemporaneamente all’approvazione dei conti dello Stato per il 2013, il Consiglio comunale di Massagno ha votato 18 milioni per la seconda fase del progetto delle scuole di Nosedo (nella foto): “Una realizzazione che prevede una mensa da 120 posti, e una palestra doppia trasformabile in sala multiuso... da alcuni subito visto come un palazzetto dello sport per la SAM Basket. Un’interpretazione che profuma di referendum (una prospettiva che sembrerebbe in procinto di risolversi), e che ricorda i dibattiti sulla trincea, o sulla vendita/svendita dell’Azienda elettrica di Massagno alle AIL, che alcuni vedono addirittura in prospettiva di una fusione... chissà forse necessaria per un Comune che sembrerebbe addirittura sbagliare i propri bilanci. Avevano quindi (parzialmente) ragione i Maya, arriva la fine del mondo?”.

L’etica dei più piccoli...

Per rispondere a questa domanda, Giovanni Bruschetti ha richiamato tutti alla responsabilità. Facendo sue le parole e la prospettiva di Severn Suzuki, ragazzina che nel 1992 parlò all’Assemblea generale dell’ONU, chiedendo agli adulti di occuparsi con responsabilità della costruzione del futuro dell’umanità, dei più giovani in particolare, uno «straordinario, semplice e perentorio richiamo alle nostre vere e fondamentali responsabilità». E questo nel profondo rispetto delle regole della democrazia. Soprattutto tenendo conto della necessità di parlare, di partecipare ai dibattiti sulla scorta di una buona conoscenza dei temi, condizione indispensabile per non cadere in facili populismi o slogan vuoti di senso.

... per aprirsi al futuro

Bruschetti ha voluto terminare il proprio intervento notando come sia diffusa la tentazione di pensare che «una volta era meglio: non è vero questo significa idealizzare il passato. Ma il politico deve analizzare la realtà e proporre soluzioni praticabili, condivise, comunicate in modo trasparente, pensando al futuro, come chiesto da Suzuki nel 1992». Proprio per questo il Comune ha dato la propria precedenza ai lavori alle scuole, ora con un impegno di 15 milioni per il corpo aule, e presto con i prossimi 18 milioni, da investire «senza turare il naso, o con le mani dietro la schiena, ma riappropriandoci di quello spirito positivo e voglia di modernità». Anche quando si tratterà, in collaborazione con le FFS, di pensare al nuovo Campus della Supsi dove oggi c’è la trincea.

 

GdP, 22/12/2012

 

Luce verde al credito di 18,1 milioni

 

Il “sì” di Massagno alle Scuole di Nosedo

in breve

Il Consiglio comunale di Massagno ha detto “sì” all’approvazione del credito (da 18,1 milioni di franchi) per la seconda fase di ristrutturazione delle Scuole di Nosedo. Progetto che prevede la creazione di una doppia palestra (con tribune da 400 posti) e una mensa scolastica per 100-120 allievi. Il credito segue quello già stanziato per la prima fase dei lavori (14,9 milioni) inerenti al struttura vera e propria della scuola. «Il 76% delle opere – ci ha spiegato il sindaco Giovanni Bruschetti – sono già state deliberate e siamo in linea con i preventivi. Anzi, un pochino sotto». Del nuovo progetto invece cosa si può dire? «La struttura – continua Bruschetti – favorirà sia la popolazione scolastica che la popolazione in generale visto che tutti sappiamo quanto siano attive le nostre società e le nostre associazioni. Rispetto al progetto iniziale (che prevedeva anche la piscina, ndr) la volumetria è stata diminuita di 8mila metri cubi e il costo è sceso di 5 milioni di franchi. Anche il CC ha confermato la vo- lontà di procedere alla copertura della piscina del Valgersa che così, utilizzabile così anche in inverno. Una soluzione che, qualora anche Savosa dovesse decidere di abbracciare, potrebbe diventare intercomunale». Il Legislativo si è poi chinato sul Preventivo 2013 che, pur prospettando un negativo di 1,5 milioni, conferma la stabilità finanziaria.

La nuova palestra doppia potrà ospitare 400 persone.

Il disavanzo sarà colmato dal capitale proprio (che a fine 2011 ammontava a 6,2 milioni) e dall’ottimo risultato 2012. Non sarà dunque necessario ritoccare il moltiplicatore. «In una situazione economico-finanziaria non eccezionale – ha sottolineato Bruschetti riferendosi al Piano Finanziario 2012-2016 – la situazione di Massagno è positiva. Nei prossimi anni esiste la possibilità di investire circa 40 milioni di franchi e tutto si tradurrebbe al massimo con un paio di punti di moltiplicatore in più. Si dimostra premiata la nostra politica, fatta di rigore e attenzione». Risparmiare nei tempi buoni e per poter investire in quelli difficili in modo anticiclico. (J.R.)