GdP 29/04/2013

Cdt 03/05/2013 Lettera

La Regione 03/05/2013 Lettera 

 

Massagno, un sì al progetto Nosedo

 

Sono tre i promotori del referendum contro il progetto di seconda fase delle Scuole di Nosedo di Massagno. Altrettante erano le tesi e gli obiettivi che, almeno fino a giovedì sera, intendevano raggiungere con un'evidente contrasto di motivazioni che, prima di deporre la scheda nell'urna, ogni cittadino di Massagno dovrebbe conoscere, per potersi esprimere con convinzione. Da un lato c'era chi, per non rinunciare alla piscina scolastica, da tempo ha segnalato la sua chiara intenzione di voler dar seguito al primo progetto che il Municipio ha allestito: quello da 30.000 mc e da 23 milioni di franchi. A lui nulla importa che le finanze comunali siano condizionate da costi aggiuntivi di ben 5 milioni di franchi. Men che meno che il territorio adiacente alle attuali scuole e nelle immediate vicinanze della chiesa parrocchiale sarà intensamente costruito attraverso un progetto (quello con la piscina) di ben ulteriori 8.000 metri cubi (un quartiere di 8 case unifamiliari). Sul lato opposto si trovava l'esponente di Massagno Ambiente che si batte per la conservazione dell'attuale struttura costruita negli anni '70 del secolo scorso. Una struttura che ha fatto in maniera encomiabile il suo servizio, ma che necessita di 13 milioni di franchi per rimetterla in sesto. Con questi 13 milioni le famiglie massagnesi non avrebbero né la mensa scolastica, né tantomeno la tanto desiderata sala multiuso ottenibile dall'unione delle due palestre scolastiche. Nel mezzo ci sta una signora che pretende che il progetto deciso dal Consiglio Comunale senza piscina sia troppo caro e che, con il medesimo costo di 18 milioni, sia possibile -dice lei! - costruire addirittura anche la piscina scolastica coperta. In altre parole un «tetto di spesa» - ecco la nuova tesi comune di giovedì sera - per un nuovo progetto da commissionare agli stessi architetti, peraltro già autori di doppia palestra, mensa e piscina scolastica alla cifra di 23 milioni di franchi (5 milioni per la nuova piscina)! In altre parole la quadratura del cerchio, pretendendo così di dimostrare ai massagnesi, oltretutto senza tirare una riga, la maggior competenza rispetto ai progettisti incaricati dal Municipio: uno strano duello di parole e di cifre, quello di giovedì sera. Da un lato i referendisti che, ammettendo conoscenza ridotta in materia e citando - mi sembra - pareri di tecnici amici, parlano di costi eccessivi, con e senza Iva e onorari. Dall'altro il team di progetto che in maniera corale spiega che è tutto corretto e sotto controllo, specie per un progetto che deve risolvere anche altri problemi non immediatamente evidenti ai profani: come il suo inserimento nel luogo e quella proposta di nuovi spazi pubblici con quella splendida piazza aperta sul Boglia e sul Brè. Per il problema della nuova piscina scolastica (dal costo di 5 milioni di franchi) ci giunge in aiuto da Bellinzona, anzi per la precisione da Tenero il 25 marzo 2013, nientemeno che il consigliere di Stato direttore del DECS: l'onorevole Bertoli che ha in quell'occasione ribadito come il Cantone, da oltre vent'anni non costruisce più piscine scolastiche perché troppo costose e di eccessiva manutenzione (quella di Lugano ammonta a oltre 300.000 fr. annui). Guarda caso, le stesse preoccupazioni delle autorità di Massagno che, proprio per questo, hanno deciso per altre e ben più economiche soluzioni per la piscina, come la copertura invernale del Centro Sportivo Valgersa. Signori, contano i fatti, non le dubbie parole: un indiscutibile sì al progetto Nosedo!