GdP, 10/01/2013

  

Scuole Nosedo di Massagno: basta disinformazione

 

Vorrei rispondere alla completa disinformazione nei confronti della cittadinanza di Massagno attuata dai referendisti “contro l’abbattimento della piscina ed il credito votato in Consiglio Comunale il 20.12.12 riguardante le scuole Nosedo”.

Quale Consigliere Comunale e Commissario dell’edilizia mi preme infatti rendere attenta la stessa sui veri disagi e problemi che tale referendum, in caso andasse in porto provocherebbe agli alunni:

1) Il progetto Topazio, vincitore del concorso (23’000’000 ca.) è stato migliorato con una variante, sia nei costi che negli spazi, e la scelta di rinunciare alla piscina(un lusso da 5milioni) è appunto in ottica di risparmio visto la congiuntura attuale. Il Credito di 18’000’000 è stato dunque votato a larga maggioranza dal Consiglio Comunale.

I progettisti, il Municipio, gli addetti ai lavori, i Commissari delle varie commissioni hanno tutti aderito alla funzionalità e bellezza della variante del progetto Topazio, ed i referendisti hanno (nonostante il progetto piaccia anche a loro) fatto rapporti di minoranza riguardante i costi prendendo come esempio strutture ben diverse dal progetto presentando cifre “ad occhio e croce” , mentre il sottoscritto si è rivolto direttamente agli Uffici competenti ricevendo le informazioni dettagliate in merito, che screditano completamente le utopiche cifre esposte dai referendisti.

Il prezzo della struttura con lo scavo è di 11’500’000 (2 palestre scolastiche, 1 mensa), ai quali si aggiungono i costi di progetta- zione, le normative Minergie, la rimozione dell’amianto, onorari, stipendi e l’iva.

Ricordiamo inoltre che una piscina scolastica non può essere adibita ad uso pubblico dopo gli orari scolastici, dunque per i 240 alunni, una piscina usata 15 ore sulle 168 che conta una settimana è un lusso che la gente che fa fatica ad arrivare a fine mese non vede certo di buon occhio, per questo vi è il progetto di copertura delle piscine al Valgersa che si trova a pochi passi dalle scuole, che risolverebbe il problema con un costo inferiore al milione di franchi, come pure vi è la soluzione Atlantide.

2) I referendisti non sanno in che condizioni versano l’attua- le palestra (vetusta e non più a norma) e la piscina (negli ultimi 2 anni inagibile in diverse occasioni). Attualmente vi è un sovra carico di utilizzo della palestra e mancanza di spazi per gli scolari stessi, inoltre gli impianti sporti- vi scolastici sottostanno a delle normative ben precise emana- te dal cantone, ma i referendisti non ne sono probabilmente a conoscenza visto che disertano volontariamente le riunioni in merito.

3) I veri penalizzati dai referendisti saranno oltre la popolazione di Massagno (costi per il referendum) gli alunni stessi, che in caso di riuscita della raccolta firme e del voto, si vedranno privare di una doppia palestra, di una mensa e di uno spazio aperto di gioco per 4-6 anni, ed i lavori (la fase 1 si concluderà in giugno 2013) non saranno di disagio per gli alunni (la fase 2 dovrebbe durare 1 anno e mezzo), mentre con la proposta dei referendisti si andrebbe oltre i 3 anni con costi maggiorati.

Dunque penalizzare dei ragazzi che vogliono praticare sport per 4-6 anni non può che essere dannoso per gli alunni stessi, e tale referendum è dannoso per la nostra gioventù.

4) Per quanto riguarda l’aumento del moltiplicatore, ricordo che attualmente Massagno dal 72,5% si è allineato per adeguamento di legge al 73% nonostante avevamo richiesto l’adeguamento al 72%, e di colpo a dire dei referendisti si balzerebbe al 90% cosi come per incanto... La realtà per fortuna, è sempre ben diversa dalle fantasiose teorie esposte… anche perché da anni lo stesso comune di Massagno è gestito finanziariamente con molta attenzione in modo che non vi siano sperperi di denaro pubblico, mentre ogni referendum lanciato ha un costo non indifferente che grava sulla popolazione

Per cui mi auguro che dopo queste delucidazioni importanti la popolazione di Massagno scelga di intraprendere una scelta coraggiosa, ossia quella di puntare ad una struttura per le generazioni future, come i nostri antenati hanno fatto per noi!