La Regione 03/05/2013 Lettera

 

Referendum Massagno: perché bisogna coprire Valgersa

 

È l’11 maggio del 1985: alle 20.20 crolla il soffitto della piscina di Uster (Zh), piscina costruita nel 1972, e cadono sui nuotatori 200 tonnellate di cemento armato!

Fra i 40 giovani presenti in quel momento, ci sono 12 morti e parecchi feriti; gli altri si sono salvati grazie alla presenza di spirito di un bagnino che, sentendo anomali rumori provenienti dal soffitto, lancia l’allarme e riesce a farli scappare.

La notizia preoccupa evidentemente i responsabili delle tante piscine coperte in tutta la Svizzera; la Direzione delle Scuole e il Municipio di Massagno accolgono perciò la mia proposta di procedere ad una verifica della nostra piscina.

La perizia, affidata allo studio d’ingegneria Lombardi, evidenzia importanti corrosioni alle strutture dei pilastri portanti e del soffitto (e questo a 15 anni dalla costruzione!). Da giugno a novembre 1987 si procede così al risanamento del calcestruzzo con una spesa di fr. 165’000.– (vedi MM approvato dal CC).

Passano altri 5 anni e nel 1992, causa corrosione dovuta ai vapori di cloro, si rende necessario rifare tutti i pavimenti per la completa usura delle tubazioni e per pericolose infiltrazioni d’acqua che “allagano” i locali tecnici e i magazzini posti sotto la piscina! I lavori durano da metà maggio a metà settembre con una spesa di fr. 331’600.– (vedi MM approvato dal CC). Si spende dunque mezzo milione per lavori urgenti di risanamento a soli venti anni dall’inaugurazione (e qualcuno afferma che con 1,2 milioni si potrebbero ora risanare piscina e palestra!).

Da allora di anni ne sono passati altri 20! Lascio a voi immaginare lo stato delle strutture: per accedere ai magazzini (nel frattempo svuotati perché inagibili) e ai locali tecnici, si devono calzare stivali e aprire ombrelli! Senza creare allarmismo, ritengo che la piscina potrebbe risultare impraticabile fra non molto.

Sono soprattutto convinto che non vi sia più nulla da risanare; occorrerebbe demolire e rifare e questo, come attentamente studiato dal Municipio, costa 5’000’000.– di fr. (per dodici lezioni settimanali di nuoto scolastico di quarantacinque minuti!).

Se poi reputiamo che la centrale termica consuma in media 100’000 litri all’anno di olio combustibile (dati reperibili nei documenti da me allestiti) lascio le considerazioni finali ai referendisti che paventano considerevoli sprechi energetici per l’eventuale copertura delle piscine in Valgersa.

Coprire le piscine del Valgersa ritengo sia l’unica soluzione, immediata e concreta, per il futuro del nuoto a Massagno.