Cdt 08/05/2013 Lettera

 

Massagno, perché si deve votare sì


Sinceramente non avevo intenzione né voglia di scrivere ancora una lettera sulla piscina di Massagno. Ma di fronte a certe frasi espresse dalla signora Arlene Richina Zucchetti sul CdT del 7 maggio non sono stato proprio capace di trattenermi. Leggo infatti «… un centro sportivo completo di piscina, doppia palestra e mensa con cuci­na a costi nettamente inferiori ai 18 milio­ni prospettati». Mi sembra di assistere alla scena del solito pataccaro che in autostra­da cerca di rifilarti un Rolex al prezzo spe­ciale tutto compreso di 200 euro, un prez­zo nettamente inferiore a quello normale. Certo, un bell'affare, solo che dopo alcune settimane ti accorgi che forse c'è qualcosa che non va. E più avanti continua «Gli ar­chitetti avranno l'occasione di dimostrare le loro capacità e competenze professio­nali presentando un nuovo progetto di qualità completo e meno caro». Ho letto bene? Chi deve dimostrare che cosa a chi? Non credo che questi architetti, che abbia­mo potuto apprezzare durante le due sera­te informative, debbano ancora dimostra­re qualcosa, di certo non alla signora Zuc­chetti. I nostri architetti non hanno certo bisogno della mia difesa, le loro capacità e competenze le hanno già ampiamente messe in luce, e le stanno tuttora dimo­strando, con i progetti che hanno vinto concorsi, l'ultimo quello del nuovo stadio di Cornaredo a Lugano, e la cui qualità è apprezzata a livello nazionale e interna­zionale.
E scusate se è poco. Una delle qualità di Massagno è che il Municipio ha da sem­pre operato con un occhio attento anche alla qualità per dare una migliore qualità di vita alla popolazione. Qualità, per Mas­sagno una realtà importante! E infine, questo progetto, maturato e cresciuto nel corso degli ultimi 5-6 anche in seno al consiglio comunale, non ha alcuna alter­nativa, se non quella di un'attesa altret­tanto lunga e irresponsabile. Progettare non è così semplice e immediato come si cerca di far credere. E anche solo chi ha costruito una semplice casetta lo sa benis­simo. Per cui il 12 maggio votate e fate vo­tare sì, mille volte sì.

 

Cdt 20/04/2013 e GdP 25/04/2013 Lettera

Massagno, tra adesivi e realtà

Chi si ferma è perduto, recita un vecchio adagio. E chi guarda indietro, ancora di più aggiungo io. Questo per rispondere alle nostalgiche righe di Domenico Zucchetti del 19 aprile sulla piscina scolastica di Massagno. Certo, hanno fatto bene i nostri padri e nonni 40 anni fa a costruire una scuola con la piscina e di questo dobbiamo essere loro grati. Ma agli inizi degli anni Settanta Massagno era un po' diverso: la Val Gersa era una valletta, come dice il nome, la piscina dell'Atlantide era lungi da venire - e presto ne sarà costruita addirittura una olimpionica - le piscine di Villa Sassa e Parco Maraini non esistevano. Votando SÌ, la doppia piscina della Valgersa sarà coperta e potrà sopperire egregiamente alle esigenze della scuola e della popolazione Ma questo i referendisti si guardano bene dal dirlo. Ora, care e cari massagnesi, non credete che quattro piscine su un territorio di meno di un kmq siano più che sufficienti? Non credete che cinque milioni di franchi per costruire una quinta piscina per sole 15 ore settimanali, tante sono le ore di nuoto a scuola, siano oggettivamente eccessivi, quando per meno di un milione si possono avere due piscine coperte d'inverno in Valgersa per l'intera popolazione? Riguardo all'applicazione degli adesivi, basta un semplice gesto della mano per toglierli. Noi del SÌ facciamo le cose alla luce del sole, non ci nascondiamo, mettiamo la nostra faccia, organizziamo serate informative (la prossima il 25 aprile al Lux), le nostre affermazioni possono essere verificate, a differenza dei referendisti che invece non si sa bene chi siano e cosa vogliano esattamente, carpiscono le firme, e i voti, con frasi ad effetto e bugie (tolgono la piscina, il moltiplicatore sale al 90%, costa troppo ecc. senza però mai documentare nulla). Mai una serata pubblica per spiegare le loro intenzioni, ma appostamenti lungo le strade, battute di porta a porta a qualsiasi orario lontani da occhi e 'orecchie' indiscreti, possibilmente presso gli anziani. Signori referendisti, la democrazia diretta è una cosa un po' più seria di come la interpretate voi. Massagno ha il grande pregio di avere delle ottime scuole, e non per la piscina, e una gloriosa società sportiva che si chiama SAM. Per chi non lo sapesse, con la sua attività la SAM muove 1.500 persone, la maggior parte ragazzi, e chiede ad alta voce da oltre 15 anni una palestra più moderna e più spazio, e si sta muovendo alla grande in favore del sì. Sarebbe da irresponsabili negare loro, e a noi tutti, questa possibilità. La soluzione è una sola: un SÌ convinto nella busta per corrispondenza o nell'urna. Il progetto è bello e necessario!

GdP, 14/01/2013

 

A Massagno fanno tre!

 

Con i tre referendum lanciati a Massagno dalla Lista socialista e Massagno Ambiente in poco più di un anno, è ormai evidente che gli oggetti del contendere – trincea, casa ex-Lepori e ora palestra- piscina-mensa – sono solo dei pretesti per bloccare di fatto la famosa e tanto invidiata progettualità del nostro Comune. Per usare termini della recente crisi finanziaria si potrebbe affermare che fino a due anni fa Massagno era un Comune AAA (tripla A), come le obbligazioni governative in cui tutto il mondo investe sen- za troppe preoccupazioni. Ora, a furia di referendum, iniziative, ricorsi, progetti bloccati e ricorsi finora sempre bocciati e sistematicamente ripresentati, il nostro Comune sta paurosamente raggiungendo il livello dei sub prime, dei junk bonds, delle obbligazioni spazzatura in cui nessuno ha più fiducia!!! Con questa strategia Massagno non interesserà più a nessuno, né alle Ferrovie, né alla SUPSI, né ad altri investitori e rimarrà un Comune piccolo piccolo, senza progetti e senza futuro. Questo almeno è quanto stanno facendo da qualche tempo alcuni sedicenti amici di Massagno. A questo gioco io non ci sto. E per fortuna i progetti della nuova scuola dell’infanzia, compresa la ristrutturazione della storica sede di via Motta, e della casa per anziani Girasole sono andati in porto con successo prima dell’avvento di questa nuova generazione di politici rosso-verdi. Altrimenti i nostri bambini sarebbero ancora nelle vecchie baracche di via Motta e i nostri anziani chissà dove. E, non dimentichiamo, senza aumentare il moltiplicatore.

Ma perché tutto ciò? Convenienza politica? Frustrazioni? Problemi interpersonali? Forse un po’ di tutto questo, di certo non per il bene della popolazione.

Quello che mi irrita di più e mi lascia perplesso è invece l’attacco frontale sferrato contro la doppia palestra, definita “Palazzetto dello sport”. Dopo 40 anni di gloriosa attività la vecchia palestra non risponde più alle esigenze attuali, sia in termini di infrastruttura che di dimensioni, e anche la piscina è ormai obsoleta e spesso impraticabile. A parte i nostri 220 alunni e i quasi 500 studenti della Scuola media, Massagno è sede di una delle più grandi società sportive a livello nazionale, sì nazionale. La SAM (Società Atletica Massagno) con le sue numerose sezioni conta infatti quasi 1’200 iscritti, e la doppia palestra risolverebbe più di un problema logistico per gli allena- menti e altro. Ritengo che una società così seria e socialmente utile meriti ampiamente questa palestra Perché ad esempio non l’aiuto di qualche referendista quale monitore o accompagnatore, che così utilizzerebbe finalmente le proprie energie per costruire anziché distruggere? Insomma, faccio fatica a capire un partito socialista che si rifiuta di investire nei nostri giovani.

Le argomentazioni dei referendisti, come al solito, sono pretestuose e false. Bastano due esempi. Prima affermazione: la mensa è senza cucina. Falso, è prevista una cucina di 80 m2 - non industria- le, ma attrezzata per fornire tutti i servizi necessari e adattabile in qualsiasi momento - perché il Comune vanta già ben due cucine industriali (casa Girasole e Scuola dell’infanzia) che oggi sopperiscono egregiamente alle esigenze della mensa scolastica. È solo una questione di efficienza e, perché no, di risparmio.

Seconda affermazione: la scuola non avrà più “una” piscina. Certo, perché con la copertura di Valgersa ne avrà ben “due”! E, diversamente da adesso, a disposizione di tutta la popolazione e non solo per l’attività scolastica.

Concludo con due parole sulla Cancelleria comunale di Massagno, che la presidente della sezione socialista, in un suo intervento sulla Regione, non ha esitato a de- finire “fantomatica” e “non meglio identificata”, che addirittura si arroga dei diritti. La nostra Cancelleria, riconosciuta come una delle migliori e più efficienti del Cantone, non ha certo bisogno della mia difesa, perché con il suo lavoro di- mostra quotidianamente sul campo le sue capacità. Ritengo però che dalla presidente di un partito, già consigliera comunale e prima cittadina, ci si possa, anzi debba, attendere un maggior rispetto per le istituzioni.