7 maggio 2013

 

NESSUN INGANNO DA PARTE DEI PROMOTORI DEL REFERENDUM.

 

Chi afferma ciò insulta la propria intelligenza e quella dei promotori.

I professionisti presenti sul palco la sera del dibattito non hanno smentito le cifre portate a sostegno della tesi secondo cui la copertura di Valgersa risulterà più costosa di quanto finora comunicato dalle autorità e dai sostenitori al progetto; gli esperti si sono limitati ad enunciare alcuni dati tecnici sulla dispersione di calore data da una copertura pressostatica. Rimane comunque valido un documento ufficiale rilasciato dalla Conferenza dei direttori cantonali dell’ energia (EnDK), dal quale si evince che i consumi energetici in una piscina coperta da pallone sono di 4 volte superiori rispetto a quelli di una piscina chiusa. La conclusione di tale documento recita: “ L’eventuale concessione di una licenza di costruzione (in deroga alle prescrizioni sull’isolamento termico) diventa un atto politico e soggiace a severe condizioni di autorizzazione”.

Per quanto attiene ai costi, ribadiamo e sottolineiamo che i dati in nostro possesso sono reali, comprovati, pubblici e verificabili.

Ricordiamone alcuni: ristrutturazione spogliatoi per la piscina coperta da pallone a Lugano 1’200’000 franchi; installazione del pallone e risistemazione degli spogliatoi a Chiasso 2’500’000 franchi. Crediamo veramente che a Massagno la spesa per il pallone pressostatico e la ristrutturazione degli spogliatoi possa rimanere al di sotto di 1 millione di franchi come indicato dalle autorità?

I costi di gestione delle piscine di Chiasso e Lugano, per i 6 mesi di copertura, sono di circa 250’000 franchi, suddivisi tra riscaldamento dell’acqua e dell’ambiente e gestione del personale. Possiamo ipotizzare una cifra analoga anche per Massagno, qualora aprisse Valgersa al pubblico?

Un semplice calcolo ci porta a stimare che entro una decina di anni il costo della copertura di Valgersa risulterà essere molto simile al costo della costruzione, oggi, di una piscina presso il centro scolastico.

Non dimentichiamoci inoltre che il volume d’acqua ed aria da scaldare presso l’eventuale nuova piscina delle scuole Nosedo sarebbe notevolmente inferiore rispetto a quello di Valgersa (dimensione piscina Nosedo 25 x 8 x 2; le due piscine di Valgersa 33 x 16 x 1,90 e 16 x 8 x 0.95). Sulla base di quanto sottolineato dai professionisti presenti al dibattito di giovedì sera, il consumo energetico di una piscina coperta dipende per il 60% dal volume d’acqua da scaldare. Il calcolo allora é presto fatto se si considerano le dimensioni delle due strutture.

Ancora una volta, si tenta di fare della disinformazione, sostenendo che alcuni firmatari del referendum vogliono mantenere lo status quo. Fermo restando che la libertà di pensiero è parte integrante della nostra società, ed ogni individuo, nei dovuti modi, è libero di esprimere le proprie idee, ribadiamo ancora una volta che i promotori del referendum sono favorevoli alla costruzione di una palestra doppia. Ciò è stato chiaramente ribadito durante la serata informativa e sottolineato ulteriormente per mezzo degli organi di stampa.

 

 

 

 

 

19 aprile 2013

 

 

UN ALTRO PUNTO DI VISTA SULLE CINQUE DOMANDE PIÙ FREQUENTI.

 

È VERO CHE VARREBBE LA PENA RISTRUTTURARE L’ATTUALE EDIFICIO ESISTENTE DA OLTRE 40 ANNI?

 

Al contrario di quanto lascia intendere il volantino distribuito dal Comitato di sostegno “Sì alla seconda fase del progetto Scuole Nosedo”, i promotori del referendum vogliono la doppia palestra e non auspicano la ristrutturazione della struttura sportiva della scuola elementare.

Costi eccessivi e mancata creazione di nuovi spazi sportivi sono gli argomenti principali che inducono a favorire una ricostruzione rispetto alla ristrutturazione.

 

 

È VERO CHE SI VUOLE COSTRUIRE UN PALAZZETTO DELLO SPORT?

 

Doppia palestra, sala multiuso, palazzetto dello sport. Le definizioni per la nuova parte sportiva della scuola elementare sono innumerevoli.

Tra i documenti riguardanti il concorso per la costruzione della futura struttura sportiva delle scuole elementari, così come in due articoli pubblicati dal GdP nell’ottobre 2012, si scoprono chiari riferimenti ad una struttura atta ad ospitare anche partite di Lega Nazionale.

Ciò non fa forse della nuova doppia palestra un palazzetto dello sport, ma evidenzia come per soddisfare i parametri imposti dalla Federazione Svizzera di Pallacanestro, si debba andar oltre una “semplice” doppia palestra scolastica, aumentandone i costi di realizzazione.

Considerati poi i futuri investimenti per la ristrutturazione del cinema LUX, riteniamo eccessivo per il comune di Massagno, pensare di doversi dotare di 2 sale multiuso.

 

È VERO CHE SI RINUNCIA AD AVERE UNA PISCINA COPERTA NEL COMUNE?

 

I promotori del referendum ritengono che l’ipotesi “Copertura Valgersa” non sia assolutamente razionale.

I costi stimati dal Comune per la realizzazione di questo progetto, non sono ancora definiti: ai preventivati 886’000 franchi (+/- 20%) destinati alla copertura delle 2 piscine ed interamente a carico del Comune di Massagno, si dovrà aggiungere un’imprecisata, ma importante cifra, necessaria alla ristrutturazione degli spogliatoi attualmente non idonei ad un’utenza invernale e, men che meno, adatti ad accogliere contemporaneamente i bambini delle scuole elementari ed eventuali fruitori esterni. Per evitare situazioni di promiscuità legate alla presenza in contemporanea di bambini e di persone adulte, segnaliamo che il Municipio di Lugano ha stanziato per la riorganizzazione / ristrutturazione degli spogliatoi della piscina del Lido, dotata di copertura invernale pressostatica, 1.2 milioni di franchi. Segnaliamo tale cifra senza la presunzione di credere che la medesima possa essere spesa per la ristrutturazione degli spogliatoi di Valgersa, tuttavia riteniamo sia indicativa perché stanziata recentemente e legata ad una tipologia di progetto molto simile a quello per cui il Municipio di Massagno ha dato ordine di procedere con uno studio di fattibilità.

 

La realizzazione della piscina all’interno della struttura scolastica permetterebbe invece ai ragazzi delle scuole elementari e medie di Massagno di svolgere l’attività natatoria in tutta sicurezza (nessuno spogliatoio in comune con adulti), evitando anche inutili perdite di tempo durante i trasferimenti.

 

E’ VERO CHE I COSTI SONO PROIBITIVI?

 

Riteniamo che i costi proposti siano eccessivi per una palestra doppia con refettorio e cucina atta a ricevere un servizio catering. In comitato di sostegno della seconda fase del progetto Scuole Nosedo evidenzia come il costo di FR.520.-- al metro cubo sia in linea con le recenti edificazioni sportive ticinesi e svizzere; peccato si dimentichi di segnalare che questo costo è da intendersi esente IVA, onorari, sistemazioni esterne, attrazzature. Si sappia però che concretamente l'importo che inciderà sulle imposte comunali pagate da tutti i cittadini di Massagno, sarà di Fr. 18'125'000.-- pari a Fr.828 al metro cubo.

 

Siamo invece certi, sulla base di informazioni raccolte presso professionisti del settore, che si possa costruire una nuova struttura sportiva con dei costi chiaramente più contenuti. Struttura che soddisfi i parametri richiesti per un'attività sportiva degli allievi delle scuole elementari e medie, così come dei numerosi giovani e meno giovani facenti parte delle associazioni operanti sul territorio.

Evidenziamo inoltre come i costi relativi alla copertura delle piscine Valgersa non siano inclusi nel credito votato dal Consiglio comunale il 20 dicembre 2012.

 

 

 

E’ VERO CHE LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO PORTERÀ IL MOLTIPLICATORE AL 90%?

 

Esiste una relazione direttamente proporzionale fra i costi della nuova struttura e l’evoluzione del moltiplicatore d’imposta.

Ci sembra fuorviante dire che il piano finanziario 2013-2016 non abbia destato particolari preoccupazioni né in Municipio né in Consiglio Comunale: proprio tale preoccupazione ha indotto infatti il Municipio a rivedere il progetto vincitore del concorso al fine di contenere i costi dell’investimento.

 

La ristrutturazione della scuola non è l’unico piano d’investimento previsto nel nostro Comune nei prossimi anni: vi è in programma anche il rifacimento delle canalizzazioni, la piazza Santa Lucia, la gradinata Pometta, la pedonalizzazione di via Selva, il rifacimento dell’incrocio via Tesserete e via San Gottardo, l’illuminazione stradale a led, la ristrutturazione del LUX e tanto altro ancora.

L’insieme di queste opere, per un valore complessivo di circa 40 milioni di franchi, porterà il debito pubblico del Comune oltre i 60 milioni di franchi entro il 2016 (come indicato nel Piano Finanziario 2013-2016).

 

La metà del valore degli investimenti sarà convogliata nel rifacimento della parte sportiva della scuola comunale, ciò che da solo causerà un incremento del moltiplicatore di 6 punti, portandolo dal 73 al 79%.

Il piano finanziario 2013-2016 evidenzia chiaramente che solo un moltiplicatore oltre l’88% permetterebbe di chiudere il bilancio in pareggio nel corso dei prossimi anni, contenendo l’indebitamento comunale.

 

La realizzazione del progetto originario (Topazia) vincitore del concorso, porterebbe il moltiplicatore aritmetico all’89.9%; livello che, per dichiarazione del Municipio stesso “non risponde a criteri di economicità e opportunità”.

Ci chiediamo su quale base un moltiplicatore di 88.3 risulta essere sostenibile ed uno di 89.9 non soddisfa i criteri, vista la limitatissima differenza tra i due importi.

 

A nostro parere entrambi i valori risultano essere eccessivi ed impongono di riconsiderare il progetto di ricostruzione della palestra-piscina, fissando dei parametri di investimento più contenuti.

 

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20 gennaio 2013

 

RISTRUTTURAZIONE SCUOLE MASSAGNO 

 

La decisione di sostenere il referendum contro lo stanziamento di 18 milioni di franchi per la seconda fase di ristrutturazione delle scuole comunali non è stata presa a cuor leggero, bensì attentamente ponderata e sofferta perché consapevole delle implicazioni che questa iniziativa potrebbe avere sul processo di ristrutturazione dell’edificio scolastico e quindi sugli allievi di scuola elementare e media, nonché su tutte le associazioni sportive che nella palestra e nella piscina di Nosedo hanno trovato, trovano e troveranno il loro punto di incontro.

È evidente a tutti il degrado che contraddistingue la struttura che attualmente accoglie piscina e palestra ed ancor più evidente lo è per chi questo stabile lo ha visto nascere, lo ha utilizzato con la spensieratezza di un bambino ed adesso ne constata la decadenza con lo sguardo critico di un adulto che lo frequenta per permettere ai nostri ragazzi di praticare le attività sportive preferite.

Le necessità della popolazione sono cresciute nel corso degli anni e gli spazi che una volta risultavano essere ampi e moderni ora sono angusti ed obsoleti.

Da queste considerazioni nasce la speranza che l’attuale struttura possa evolversi in un ambiente nuovo, più ampio ed orientato al futuro, che possa diventare luogo di ritrovo e di aggregazione per tutti: innanzitutto per i bambini delle elementari e i ragazzi delle scuole medie, ma anche per le associazioni che per anni hanno occupato questi spazi. Tutti potranno usufruire di strutture moderne che soddisfino le norme di sicurezza vigenti e che permettano di svolgere le differenti attività.

Per questo motivo ritengo che la costruzione di una palestra doppia sia elemento imprescindibile della ristrutturazione della scuola elementare, ma al contempo ritengo che il progetto non debba limitarsi a questo.

Quarant’anni or sono il Municipio ed il Consiglio comunale di Massagno fecero una scelta coraggiosa e lungimirante costruendo un impianto sportivo comprensivo di piscina e palestra. Oggi la medesima filosofia dovrebbe portarci alla costruzione di una palestra doppia ed una piscina, incrementando in tal modo lo spazio a disposizione di tutti gli alunni e di tutte le associazioni sportive che già gravitano attorno a questa realtà.

Anche le necessità delle famiglie sono mutate: sempre più numerosi sono gli allievi di scuola elementare che non possono rientrare a casa per il pranzo in quanto entrambi i genitori lavorano. È quindi indispensabile la creazione di una mensa attrezzata con una cucina propria, che permetta di cucinare in loco pasti caldi per gli alunni, senza dipendere da un servizio di catering esterno. Una mensa così concepita non solo coprirebbe il reale fabbisogno della scuola, ma diverrebbe un valido supporto per eventi pubblici organizzati dal comune e dalle associazioni.

Ritengo quindi che proprio in virtù del cospicuo investimento finanziario previsto, il comune di Massagno debba dotarsi di una struttura moderna e multifunzionale, composta di una palestra doppia, una piscina ed una mensa con cucina industriale.

Esiste già un progetto che ben si integra nell’ambiente e combina   armoniosamente gli spazi aperti e chiusi. Un progetto che, senza radicali modifiche quali l’eliminazione della piscina e la soppressione della cucina, ma con interventi più mirati per contenere i costi, potrebbe essere realizzato nelle scelte e nei tempi previsti dal progetto originario chiamato Topazia.

A 40 anni di distanza una nuova scelta coraggiosa e lungimirante darebbe alle generazioni future una struttura che potrà soddisfare le esigenze di tutti i fruitori di questi nuovi spazi.

 

Claudio Balestra

Liberale - indipendente

Gruppo coordinatore del referendum