6 maggio 2013

 

MASSAGNO: L'ESIGENZA DELLA CONDIVISIONE 

  

Condividere, significa aderire, partecipare a idee, sentimenti altrui. Quindi, la condivisione desiderata dai cittadini di una comunità - in questo caso quella del comune di Massagno - è da intendere come desiderio di partecipare, esprimere pareri e considerazioni in merito a tutti quei progetti rilevanti, per lo sviluppo della propria comunità. Ora, grazie al referendum indetto per il mantenimento della piscina, gli abitanti di Massagno possono scegliere. Hanno preso conoscenza dei pro e dei contro del progetto "Variante Topazia", hanno avuto la possibilità di informarsi, di essere coinvolti. Un progetto che il Municipio di Massagno sta difendendo con tutti i mezzi possibili, mettendo in campo non poche risorse umane e finanziarie, ma soprattutto montando una campagna mediatica e comunicativa non indifferente. Sono state mobilitate quasi tutte le associazioni sportive massagnesi, schierate in modo fazioso, e ogni abitante del comune ha potuto notare il tappezzamento su qualsiasi superficie disponibile di adesivi pubblicitari al limite del deturpante. Con la distribuzione di bollettini dove in modo efficace, attraverso immagini elaborate al computer, si sono mostrate le virtù, e i limiti, delle due versioni dell’oggetto da edificare, senza e con la piscina. Naturalmente il progetto "Variante Topazia", snellito nelle funzioni e nella volumetria, risultava più seducente, rispetto al progetto originario completo di piscina. Ricordiamo che le due versioni sono sempre opera del team di progettisti vincitori del relativo concorso di architettura. I referendaristi che naturalmente invitano a votare NO, sono stati accusati di essere volutamente ingannevoli e litigiosi, mentre a nostro parere, hanno offerto la possibilità ai massagnesi di compiere un sano esercizio di condivisione. Peccato che questo esercizio arrivi comunque tardi, perché il Municipio le sue scelte, le ha portate avanti senza mai aprire un tavolo di discussione, ascoltando anche chi alla piscina, alla mensa, e avvallando appieno la doppia palestra, non vuole rinunciare. Ora ai massagnesi spetta la scelta finale e al Municipio accogliere in termini positivi e costruttivi, qualunque sia il responso delle urne. Nel caso auspicato che passi il NO allora i cittadini possono davvero, fin dall’inizio essere coinvolti nello sviluppo di una nuova variante in grado di rispondere meglio alle loro richieste. Nel caso vinca il sì, allora ai cittadini di Massagno non rimane che attendere la conclusione dei lavori, valutare il risultato finale e il costo dell’investimento sostenuto, unito a quello per il risanamento delle scuole. A quel punto saranno le cifre nude e crude a parlare, e di queste, poi, il Municipio dovrà rendere conto. Un’ultima annotazione: chi ha partecipato alla serata pubblica al Lux con il confronto tra le due diverse posizioni, ha potuto costatare come la soluzione di coprire la piscina della Valgersa appare vaga e incerta, sia per la soluzione avanzata sia per i costi. Una palese conferma dell’intenzione, anche dichiarata nel dibattito pubblico, di eliminare definitivamente il nuoto come attività sportiva per le scuole di Massagno.