GdP, 23/04/2013

 

UNA PISCINA PROSCIUGATA DAL LUSSO :

quando la priorità di Massagno non è quella giovanile

 

Fra i vari motivi per votare NO il prossimo 12 maggio a Massagno, oltre a quelli economici e tecnici, come docenti delle Scuole Medie e Medio Superiori, quello socioeducativo ci sta ancora più a cuore.

La doppia palestra proposta è utile e indispensabile ma, che in un progetto di 18 milioni si rinunci alla piscina delle scuole elementari, un vero fiore all’occhiello della comunità massagnese, è un prezzo davvero troppo alto da pagare.

Chi non ha imparato a nuotare in quella piscina gratuitamente, socializzando con i compagni, acquisendo nuove e importanti competenze fra cui vincere la paura dell’acqua e affrontare uno fra i maggiori pericoli naturali? Il nuoto è uno sport completo e consigliato a tutti per prevenire e curare problemi di salute: lo sanno bene i frequentatori della nostra piscina, occupata ben 12 ore al giorno, che sono gli studenti (scuole elementari, medie e medio superiori), gli adulti e gli anziani (a due passi da Casa Girasole) oltre ai 140 giovani che frequentano i validi corsi, organizzati dalla Società nuoto Valgersa, ad un costo davvero concorrenziale. L’alternativa ventilata, nemmeno confermata e non ancora approfondita, sarebbe quella della copertura della piscina estiva di Savosa.

Ma a quale dispendio economico ed energetico? E come considerarla un’alternativa per i nostri ragazzi? L’ora lezione svolta attualmente non rientrerebbe più nella griglia oraria e lo spostamento sarebbe davvero disagevole specialmente in caso di cattivo tempo (ora devono attraversare solo un corridoio). Altre note dolenti sarebbero, la concomitanza di altri nuotatori durante le lezioni dei nostri allievi e una disponibilità di spazi riservati ai servizi e agli spogliatoi, comunque inadeguata. Inoltre un investimento di ristrutturazione accanto ad una piscina molto meglio attrezzata (Centro ex Atlantide, ora A-Club) sarebbe, oltre che un investimento poco mirato, una concorrenza davvero improponibile.

Come accettare quindi un progetto così oneroso che non abbia potuto anche accludervi un vero capitale, come quello della piscina delle elementari? Possiamo ancora concepire lo sport come un passatempo stimolante e aggregativo e non un’attività d’élite onerosa e competitiva? Non basta la doppia palestra: la piscina di Massagno è più che mai indispensabile e votare NO significa rivendicare fino all’ultimo questo punto di ritrovo formativo, ludico e socializzante del nostro prezioso comune.

 

Elena Meier e Beatrice Bomio Amichi