REFERENDUM MASSAGNO: PISCINA SÌ O PISCINA NO?


Da un lato insegniamo ai nostri figli che viviamo in una democrazia, ne sottolineamo la sua bellezza, decantiamo il diritto di voto, il diritto di iniziativa, di referendum. Dall’altro invece nel Comune in cui vivo e dove si sta dibattendo per la piscina scolastica sì o la piscina scolastica no, diventa lecito ogni mezzo per convincere il cittadino che una decisione presa in Consiglio comunale è imperativa.

Dov'è andata a finire l’ideologia dei nostri nonni e dei nostri genitori. Stiamo purtroppo impersonificando la schiavitù moderna, come ho letto ultimamente su un articolo, schiavi di un sistema, schiavi di chi ci fa un piacere, schiavi di chi ci aiuta a trovare lavoro. Nessuno osa più dire la sua, perché un giorno magari potrebbe essere penalizzato per questo, perciò ... testa bassa e obbedienza, in silenzio: i tempi sono duri e il rischio è troppo grande.

Quante volte e per quanto tempo accettiamo di vivere in situazioni spiacevoli che consideriamo senza via d'uscita, perché non vogliamo reagire o esporci, solo per la paura di cosa possa pensare il vicino, il capoufficio o il politico del partito di maggioranza?

Mi piacerebbe che per il referendum di cui si sta dibattendo a Massagno non ci si faccia condizionare e si abbia tutti il coraggio di dire ciò che si pensa, perché viviamo ancora in un paese libero e ognuno di noi ha il diritto di esprimere la propria convinzione e che questa venga soprattutto rispettata quale idea diversa e non idea sbagliata. Io personalmente credo non si debba rinunciare a una piscina che per tanti anni ha svolto un importante servizio a favore degli scolari e di tutta la popolazione di Massagno, perciò voterò NO.


Cittadina libera M. Manzolini Massagno